L’assorbente è un’invenzione piuttosto recente, ma le mestruazioni hanno da sempre fatto parte della vita delle donne: ebbene, come si comportavano prima?
La storia al femminile merita di essere percorsa, tanto per curiosità quanto per prendere consapevolezza della realtà delle cose: l’assorbente è una fortuna, è un lusso di cui le donne godono al giorno d’oggi, ma come si sono comportate fino alla sua invenzione?
Oggi l’assorbente usa e getta fa parte della quotidianità: pubblicizzato in televisione e ben esposto nei supermercati e nelle farmacie. Eppure, si tratta di una novità di fine Ottocento, che ha visto la sua piena diffusione e il pieno utilizzo solamente negli ultimi decenni.
Innanzitutto, bisogna considerare che nei secoli addietro la moda non prevedeva la biancheria intima avvolgente come quella che conosciamo oggi. Dunque, l’assorbente non aveva nulla a cui restare aggrappato: il suo antenato può considerarsi più simile ad un assorbente interno. Ad esempio, nell’antico Egitto, utilizzavano fogli di papiro ammorbiditi o di lino, e le figure delle lavandaie avevano il compito di lavare i panni delle donne con le mestruazioni: compito considerato tra i più umili, da un punto di vista sociale.
Verso Sparta ed Atene, invece, venivano creati dei tamponi interni avvolgendo degli strati di garza intorno a pezzetti di legno. In altri Paesi venivano sfruttate anche la carta, la lana e le pelli degli animali, il muschio e l’erba. Nell’impero Romano, invece, si iniziava a sperimentare il metodo più moderno: bende di lana da tenere agganciate a cinture legate in vita, sotto gli abiti.
Nel Medioevo, durante il periodo di caccia alle streghe e dell’Inquisizione, parlare di mestruazioni era un tabù. Le donne d’alto rango utilizzavano delle culotte pensate per contenere gli assorbenti di cotone ma, al contrario, le popolane non vi avevano accesso. Si utilizzava del muschio e abbondavano gli abiti dal colore rosso per mascherare le macchie.
Impossibile non considerare che la vita differente da quella moderna e l’alimentazione povera causavano a suo tempo un flusso molto irregolare che si presentava di rado. La menopausa compariva in età precedente rispetto ad oggi e, una donna affrontava molte gravidanze nel corso della sua giovinezza. Questo significa che le mestruazioni non erano un problema troppo persistente.
Anche a Medioevo concluso, le mestruazioni sono rimaste un tabù: per secoli le donne hanno continuato a mettere delle pezze affinché il sangue non macchiasse gli abiti. Tra il Seicento e il Settecento si credeva addirittura che lavare la biancheria portasse delle infezioni in famiglia: piuttosto, spruzzavano profumi molto forti.
Assorbenti simili a quelli che conosciamo oggi, sono comparsi solo verso la fine dell’Ottocento in Germania. Inizialmente imbarazzate nell’acquistarli, le donne continuarono ad usare quelli homemade legati con spille, cordini o cinture. Con la Prima Guerra Mondiale, viene scoperto il potere assorbente del Cellucotton, il primo utilizzato dalle industrie per creare e commercializzare gli assorbenti. Negli anni ’20, i primi negozi iniziano ad esporli e la biancheria inizia a farsi più avvolgente. La striscia adesiva sul lato posteriore, tuttavia, apparirà solo negli anni ’70.