Una delle grande sfide che mettono a rischio il nostro spirito è la costanza. La maggior parte del lavoro di un buon allenamento è proprio nella costanza e nel ritmo degli esercizi.
Allenarsi non né difficile né impossibile, la vera sfida è in due momenti esatti del percorso personale che si affronta: l’inizio e il proseguo nei momenti difficili. Allenarsi è un duro lavoro che coinvolge noi stessi ed il nostro spirito, l’attenzione al programma ed agli esercizi è essenziale per la riuscita del progetto. Ma quante volte molliamo la presa davanti le difficoltà che si accumulano di un progetto, qualunque esso sia? Il punto è trovare la motivazione e comprendere in che direzione si sta cercando di andare. Bisogna, quindi, saper fare della giusta introspezione con se stessi.
Come reggere un programma: ecco la giusta introspezione
Capita spesso che, in qualunque programma che abbiamo e che non riusciamo a gestire, partiamo con delle idee o dei progetti irrealizzabili, soprattutto nel breve tempo. Ci vuole lavoro e cura per raggiungere determinati obiettivi e non possiamo basare tutta la nostra fatica e la nostra attenzione ad un risultato così lontano da essere quasi finto. Così non vedendoci arrivare verso i nostri obiettivi il prima possibile, cediamo ad uno scoraggiamento doloroso che ci blocca e ci rallenta. Tutto questo è normale e, come capita di dire anche a me stesso, è umano. Umano comprendere che può succedere, che davanti alla lontana vetta della montagna, ci blocchiamo a pensare come potremmo mai farcela.
In questo la montagna sa essere una grande maestra. Pensare a dove arrivare non è intelligente perché vi porterà verso solo errori di percorso, fino a mollare la presa. Ma la montagna ci insegna che il percorso deve essere visto passo dopo passo e non bisogna distrarsi e concentrarsi su quel tratto e non quello dopo. Quando abbiamo dei progetti in mano il ragionamento è lo stesso. Un obiettivo per essere raggiungibile deve necessitare di un programma misurabile e concretamente realizzabile.
Mons magistra vitae
Suddividiamo il lavoro e i programmi in diversi piccoli obiettivi, monitorando, sempre, dove siamo, tendo sempre presente da dove siamo partiti. Parlando dell’allenamento, monitoriamo i risultati fisici anche con misurazioni di centimetri, peso etc. Essenziale è perseverare; mi rendo conto che sembra essere un commento scontato, come il “sorridi che andrà meglio“, ma la perseveranza è la chiave. Nel momento in cui noi impariamo ad essere i primi sostenitori di noi stessi, capiamo il vero valore di quello che stiamo portando avanti. Tenacia, pazienza, costanza e perseveranza. Unite tutto in uno shaker emotivo e avrete il cocktail perfetto per contribuire alla vostra crescita personale.
