In Italia sono decine i formaggi che si sono guadagnati la denominazione Dop e IGP, nei ristoranti se ne trovano molti, ma sono poco valorizzati.
In Italia poche cose suscitano senso di appartenenza come il cibo: la cucina italiana e i prodotti del Bel Paese sono apprezzati in tutto il mondo e oggi chiunque conosce piatti e alimenti quali la pasta o la pizza. Ma non si tratta solo delle ricette mainstream ad aver guadagnato successo, ma anche di prodotti tipici fortemente radicati alla nostra identità territoriale, quali ad esempio vini, olio extravergine d’oliva o formaggi Dop e IGP. Basti pensare che sono ben 55 i formaggi che si sono guadagnati la Denominazione di Origine Protetta, che sta a indicare una serie di caratteristiche dei prodotti che dipendono in maniera esclusiva dal territorio di produzione e provenienza.
Stando a un’analisi effettuata da Griffeshield per Afidop – Associazione dei Formaggi Italiani Dop e Igp, però, non tutti sanno come valorizzare prodotti di un tale calibro. Facendo rilevazioni a campione su 21.800 ristoranti italiani, infatti, l’associazione ha denotato la presenza di formaggi Dop in 4 ristoranti su 10, ma in solo 1 su 10 quella di una corretta informazione e denominazione dei prodotti.
In altre parole: nei nostri ristoranti si servono prodotti tipici, anche Dop o Igp, ma in pochi di questi nel menù vengono fornite tutte le informazioni relative alla natura e alla provenienza dei prodotti. Lo studio è stato poi presentato al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, assieme a dati specifici sulla tipologia di formaggi Dop tipicamente serviti nelle nostre imprese ristorative.
In particolare sono stati presi in considerazione 9 formaggi, cioè Parmigiano Reggiano, Gorgonzola, Grana Padano, Mozzarella Di Bufala Campana, Fontina, Provolone Valpadana, Quartirolo Lombardo, Taleggio e Montasio. Di questi solo una parte è presente nei menù nel 90% dei casi, nello specifico Parmigiano Reggiano DOP, Gorgonzola DOP, Grana Padano DOP, Mozzarella Di Bufala Campana DOP, ma non sempre la denominazione è espressa correttamente.
In alcuni casi, addirittura, l’associazione ha riportato errori nel nome dei prodotti, per non parlare della dicitura Dop, riportata in soltanto 1 ristorante su 10. A farla da padrona per presenza e denominazione corretta è la Mozzarella di Bufala Campana Dop, a seguire Gorgonzola, Grana Padano, Parmigiano Reggiano, Fontina e Taleggio. Per il Parmigiano, inoltre, sono spesso riportate informazioni sul grado di stagionatura del prodotto, considerate distintive, che invece non compaiono per gli altri formaggi Dop.