Unghia con semipermanente, i danni che possono sorgere sono tanti ma l’esperta ammette che sono transitori. E’ ora di fare chiarezza per non creare allarmismi.
Negli ultimi anni il desiderio di avere le unghie impeccabili ha sovrastato di fatto tante altre esigenze, divenendo prioritaria. Complice l’esplosione delle nail artist, ovvero le esperte capaci di riproporre delle unghie belle ed accattivanti. Non importa che siano lunghe, corte, lunghissime, basta affidarsi alle persone giuste ed in poco tempo – a seconda della decorazione scelta – si avranno mani uniche. Certo, non tutti optano per lo stile sobrio, richiedendo anzi talvolta decorazioni veramente al limite dell’assurdo, ma come si dice? La cliente ha sempre ragione. Sono sempre piu’ numerose le donne che si affidano alle onicotecniche per sottoporsi ad una colata di gel e ricostruzione. Procedura grazie alla quale anche le unghie corte possono diventare lunghissime. Tutto molto bello ma viene da chiedersi, le unghie ne risentono di questo trattamento? E se sì, come? Parola all’esperta.
Ormai – come accennato – fare le unghie in casa è un po’ una pratica obsoleta, o meglio così per come comunemente si intende. Sono tante ormai che preferiscono acquistare il kit necessario per fare le unghie, questo comprende il fornetto – raggi UVA per asciugare repentinamente le unghie – lima, togli cuticole, insomma vari accessori dediti alla classica manicure e poi gli smalti. Non quelli tradizionali bensì i cosiddetti smalti semipermanenti. Questi hanno una durata superiore rispetto agli smalti tradizionali ma minore rispetto alle ricostruzioni in gel. Trattamenti che vengono fatti spesso e allora sorge spontanea la domanda circa gli effetti che producono sulle unghie, sono devastanti ed irreversibili? Occorre fare le opportune precisazioni. I prodotti per poter essere messi in commercio devono attenersi a quanto stabilito dal Regolamento CE 1223/2009, quindi non sono dannosi per la salute.
Il semipermanente viene applicato sulla lamina ungueale, la parte esterna dell’unghia nonché quella morta, ecco perché l’applicazione non comporta alcun rischio, semmai la rimozione con fresa potrebbe un attimo deformare la lamina creando delle irregolarità, situazione transitoria che poi si ripristina. Tuttavia potrebbe essere facilmente attratta da funghi e formare un’onicomicosi. Il fornetto dove vengono fatte asciugare le unghie inoltre emettono raggi UVA e di conseguenza potrebbe essere pericolosa per le mani. Ecco perché i dermatologi non condannano questa pratica, piuttosto suggeriscono che vengano utilizzate delle protezioni solari.