Quando una storia finisce, si buttano i vestiti degli ex oppure no? La scelta che fanno tutti è sbagliata, vediamo perché e cosa fare.
Quando finisce una storia è sempre un dispiacere per la coppia, anche quando si decide di lasciarsi per motivi che sembrano validi e tali da giustificare una rottura. Soprattutto nelle storie adulte, scandite da momenti di convivenza seppur occasionale, dove perdere la persona accanto è come entrare in un vortice che genera smarrimento.
Si devono ricostruire le nuove abitudini, il nuovo stile di vita; per quanto la storia avuta non fosse limitante, è comunque l’inizio di un qualcosa che impone il dover ricominciare. Le fasi sono simili tra le coppie che subiscono una rottura; il dispiacere, i pianti, digiuni e notti insonne, questo è il prezzo da pagare quando si ha investito molto sul piano sentimentale e si subisce un fallimento.
Cosa fare con i vestiti degli ex fidanzati?
Quando si subisce una rottura qualcosa rimane sempre nella vita dell’altra persona, e non si parla delle sole emozioni contrastanti che possono sorgere, quanto piuttosto degli oggetti. A volte la rottura è già preannunciata ma non si conoscono giorno e modalità con cui questa avverrà, ecco perché mai si è preparati. Quindi accade spesso che dalla rottura rimangano in casa degli oggetti che appartengono alla persona amata. Felpe e magliette sono spesso presenze che invadono gli armadi.
Cosa bisogna fare con questa roba? Molti ammettono di buttare tutto ciò che è appartenuto all’ex come manifestazione della volontà di andare avanti nella vita. Ma è giusto questo atteggiamento? Potrebbe non esserlo e su questo si sono pronunciati molti professionisti. “Nell’assenza della persona che abbiamo amato e attraverso un capo appartenuto a lei, vi è la presenza emblematica dell’amato e di noi stessi attraverso un processo di “simulazione incarnata”.
Si va avanti anche rivivendo il passato
Quando in casa si trova qualcosa appartenuta ad un amore passato, si attiva un subdolo meccanismo. Per un attimo è come se tutto fosse focalizzato sulla persona a cui appartiene quel capo, come se si trovasse fisicamente lì e si rivivessero le emozioni passate. Questo non significa che si ami ancora ma è una parte della vita vissuta. Buttare un capo dell’ex quindi non significa rifiutare la persona che si ha avuto accanto, ma non accettare sé stessi.