Ricerche scientifiche hanno reso necessarie le creme solari per un’abbronzatura sicura. Ma quanto possono compromettere l’assorbimento di vitamina D?
Le ricerche mediche hanno ormai posto un imperativo categorico, che se prima conosciuto e un po’ ignorato, oggi è sempre più autorevole: esporsi al sole senza protezione comporta dei rischi irreversibili per la salute.
Dalle problematiche meno gravi, come scottature o dermatiti, fino a quelle più preoccupanti, come tumori della pelle e melanomi, siamo tutti consapevoli dei danni che comporta l’esposizione solare senza precauzioni.
Anche la bellezza della nostra pelle può risentire degli effetti dei raggi UV sulla superficie cutanea, favorendo l’invecchiamento precoce e la comparsa di macchie permanenti.
Jennifer Lopez ha svelato infatti che il suo segreto per una pelle così luminosa, nutrita e tonica all’età di 52 anni è proprio il costante utilizzo di protezione solare.
Ma è altrettanto vero che la vitamina D, sintetizzata dal nostro organismo attraverso l’esposizione solare, sia fondamentale per il nostro benessere.
Il suo contributo all’assorbimento di calcio la rende particolarmente preziosa per le nostre ossa. In molti si chiedono se il filtro prodotto dalle creme solari non comprometta la stimolazione di vitamina D: scopriamo insieme la risposta.
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Contrasta l’osteoporosi, fornendo un grande contributo alle ossa per l’assorbimento di calcio: l’assorbimento di vitamina D è fondamentale per il nostro organismo.
Tutela anche il sistema nervoso e il corretto funzionamento della pressione sanguigna, rivelandosi un grande aiuto per il nostro cuore. I suoi innumerevoli benefici rendono l’assunzione di primaria importanza, attraverso l’alimentazione o l’esposizione solare.
Quest’ultima tuttavia, se non protetta, si rivela particolarmente dannosa per il nostro corpo, soprattutto per la pelle, con il rischio di provocare patologie gravi. Di seguito una legittima domanda: le creme solari compromettono l’assorbimento di vitamina D?
Importantissime per la nostra salute, riducono drasticamente le probabilità di subire danni cutanei, compresi quelli relativi al tumore della pelle. La composizione di tali prodotti infatti permette di filtrare i raggi UV.
Ma per quanto protettive, non bloccano completamente gli effetti dei raggi sulla nostra pelle, permettendo comunque l’assorbimento di vitamina D, che non necessita di una lunga esposizione.
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La percentuale di filtraggio dei raggi UV per la protezione 15 corrisponde al 93%, per la 30 al 97%, infine la crema solare 50 al 98%.
