L’ipertensione arteriosa è tanto diffusa quanto pericolosa per il nostro organismo. La prevenzione dei rischi passa prima di tutto dall’alimentazione: ecco quali cibi evitare
L’ipertensione riguarda un’elevata percentuale della popolazione e rappresenta un fattore di rischio per numerose patologie. Infarto, ictus e trombosi sono alcune di queste, determinando così una rilevante attenzione verso questa particolare condizione.
Alcune abitudini potenzialmente dannose contribuiscono alla comparsa della pressione alta o allo squilibrio dei livelli arteriosi. Senza dubbio il fumo altera in modo decisivo la pressione arteriosa, oltre a comportare diversi altri pericoli per l’organismo. Anche un consumo eccessivo di alcolici può influire sulla pressione arteriosa e indebolire le funzioni del cuore.
Condurre uno stile di vita sedentario rappresenta un altro ostacolo per la nostra salute arteriosa, il cui funzionamento ottimale viene favorito proprio dal movimento. Ma sappiamo anche che un’alimentazione scorretta può provocare alterazioni sanguigne.
Tuttavia può rappresentare anche un ottimo strumento di controllo per la nostra pressione arteriosa. Gli effetti del sale nei soggetti ipertesi sono ormai conosciuti, ma vi sono anche altri elementi nocivi che consumiamo quotidianamente, alcuni davvero insospettabili.
Pressione alta: alimenti nocivi
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Tutti sappiamo che il sale, per quanto riguarda l’alimentazione, è l’ingrediente che rappresenta il primo fattore di rischio per l’ipertensione. Ma esistono altri elementi che influenzano i livelli della pressione, alcuni più intuibili ed altri quasi insospettabili.
Gli insaccati e i formaggi sono assolutamente vietati in una dieta iposodica, così come altre preparazioni ipercaloriche. Anche cibo spazzatura e bibite zuccherate sono infatti sconsigliati per un corretto regime alimentare in questa condizione. Ma non sono da sottovalutare altri alimenti che normalmente consumiamo senza sapere che possano comportare dei danni, nella convinzione che siano salubri per il nostro organismo.
I cibi pronti o confezionati, ad esempio, sono sconsigliati per persone che soffrono di pressione alta. La mancanza di tempo favorisce questo tipo di alimentazione, ma prediligere preparazione di origine vegetale non diminuisce i fattori di rischio.
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Vellutate, zuppe e minestroni, se confezionati, richiedono la stessa attenzione degli altri alimenti, a causa del condimento che potrebbe presentare un elevato livello di sodio e di grassi saturi, così come tutti i cibi in scatola.