La carenza di vitamina D può avere effetti spiacevoli sulla nostra epidermide. Quali sono i segnali che siamo in sofferenza di questo prezioso elemento?
Abbiamo già parlato approfonditamente della grande importanza di questi elementi per il benessere del nostro organismo. Ma come capire se non ne stiamo assumendo a sufficienza? Nel caso della vitamina D capirlo è abbastanza semplice, poichè ci lancia un campanello d’allarme tramite lo stato della nostra pelle.
Secondo l’Università di Harvard, sono circa un miliardo nel mondo le persone che ne sono carenti. Questa vitamina è fondamentale per mantenere in buona salute le nostre ossa, e non assumerne a sufficienza, nei casi più gravi, può portare anche a rachitismo, indebolimento dello scheletro e anche osteoporosi nelle donne più anziane o in menopausa.
Rispetto ad altre “colleghe”, la D non è presente in molti alimenti (latte, uova e alcuni pesci azzurri), e può essere presa semplicemente prendendo il sole o assumendo degli integratori specifici, oggi in commercio ce ne sono svariati.
Spesso, però, non ci si rende conto di essere in carenza di questa vitamina, ma fortunatamente la pelle ci arriva in aiuto, facendoci capire quando è il caso di correre ai ripari.
Vitamina D: se vedi la tua pelle così ne assumi poca
Uno dei sintomi più frequenti della mancanza di vitamina D nel nostro organismo, oltre a una certa predisposizione alla carie, ad esempio, è l’insorgenza della pelle secca.
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La nostra epidermide, infatti, diventa più disidratata del solito, desquamata e meno elastica. Caratteristiche da non sottovalutare e che possono portare anche all’insorgenza di difetti difficili da sistemare, come le smagliature. Meglio quindi prendere provvedimenti se si vedono dei cambiamenti simili nella nostra pelle e integrare la nostra dieta con alimenti che la contengono (anche alcune verdure come broccoli o cavolfiori ne sono ricche).
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Attenzione, pertanto, se notate un peggioramento allo stato del vostro viso: correre ai ripari è anche piacevole, visto che non dovete far altro che prendere un po’ di tintarella, naturalmente con le dovute precauzioni.
