Ciliegie e pesticidi, sciacquarle non basta: l’unico modo per eliminare residui

La stagione delle amate ciliegie è giunta alle porte, ma il loro sapore dolce e delizioso nasconde in realtà residui di pesticidi: come eliminarli

Ciliegie
Ciliegie (Pixabay)

Rosse, dolci e succose, le ciliegie sono una tipologia di frutta che piace proprio a tutti, soprattutto ai più piccoli. Maggio rappresenta il mese di apertura alla stagione di questo prelibato prodotto della natura, e proprio per questo è anche il momento di fare una precisazione. Le ciliegie contengono moltissimi residui di pesticidi, che vengono largamente utilizzati per la loro coltivazione.

Anche nel 2022 gli attivisti americani Environmental Working Group, con i dati forniti dalla Food and Drug Administration e dal Dipartimento dell’agricoltura, le hanno inserite nella lista dei dodici alimenti più contaminati. Si chiama “Dirty Dozen“, letteralmente sporca dozzina, e quest’anno contiene anche fragole, spinaci, cavolo, nettarine, mele, uva, peperoni, pesche, pere, sedano e pomodori.

I residui tossici che rimangono sui cibi che ingeriamo possono, a lungo termine, contribuire alla comparsa di patologie respiratorie, cancro e compromettere la fertilità. Purtroppo sciacquare le ciliegie non è un’azione sufficiente al fine di depurarle dalla contaminazione tossica, ma non significa certo che dobbiamo rinunciarvi.

Ciliegie, come eliminare i residui

Ciliegie
Ciliegie (Pixabay)

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La convinzione che basti sciacquare la frutta e la verdura per poterla assumere, depurandola da eventuali batteri, non ci risparmia dai danni provocati dai residui tossici di pesticidi. L’acqua non è sufficiente per eliminarli definitivamente prima di assimilarli, soprattutto se per un’esposizione di breve durata.

Le ciliegie, di cui è appena giunta la stagione, sono tra i vegetali più contaminati da questa pratica di coltivazione. Tuttavia esiste un modo per eliminare ogni residuo e non rinunciare alla loro bontà, anzi due. Il primo metodo richiede l’utilizzo di acqua e un bicchiere di aceto, avvalendosi anche di una ciotola. Basterà lasciare in ammollo le ciliegie per non più di 15 minuti, per poi immergerle in una soluzione di sola acqua per eliminare l’eventuale aroma di aceto.

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Il secondo modo richiede l’impiego del bicarbonato, dai mille usi casalinghi. Anche in questo caso basterà lasciare le ciliegie in ammollo, con un cucchiaino di bicarbonato per ogni litro, e lasciare agire per un quarto d’ora. A questo punto sciacquarle è più che sufficiente, così da gustarle senza alcuna preoccupazione per la nostra salute.

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