Una delle bevande alcoliche più amate da sempre, il vino rosso, in molti non hanno ancora capito se sia un dolce elisir o un veleno nocivo.
Il vino associato da secoli alla cultura popolare tradizionale è sinonimo di festività, ubriachezza, convivialità ed energia.
La vite è una pianta molto delicata, sensibile agli sbalzi climatici la quale risente di freddo e gelate ma anche di caldo intenso e siccità, ama un clima mite e va curata in maniera costante, un vitigno ben curato può durare molti lunghi anni, una vite può arrivare anche fino a novant’anni, le prime gemme nascono in primavera, la vendemmia viene fatta solitamente tra settembre e ottobre.
Vino rosso, storia, curiosità, rischi e benefici:
Le sue origini risalgono alla Cina e all’India in Oriente e all’ Armenia, ex mesopotamia, in Occidente. Rimandi al vino vi sono anche nei geroglifici egiziani già nel 2500 a.C. infatti nell’antico Egitto la pratica della vinificazione era talmente consolidata che anche nel corredo funebre vi erano incluse anfore contenenti vino.
Nell’antica Grecia e nei popoli arabi ed ebrei il vino aveva addirittura la propria divinità, Dioniso era infatti il Dio della convivialità. Secondo i Romani addirittura il vino contribuì alla nascita dell’impero romano i quali lo usarono per debellare una malattia che stava decimando l’esercito grazie alle sue proprietà battericide. Dopo un periodo buio per il vino, segnato dalla nascita del Cristianesimo e dal declino dell’impero romano, che lo vide come una bevanda del diavolo, nel Rinascimento il vino tornò ad essere decantato ed utilizzato liberamente.
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Il vino fa parte fanno parte della tradizione culturale e anche della dieta mediterranea. C’è da specificare che un consumo eccessivo di bevande alcoliche in generale, causa la cirrosi, la demenza e le allucinazioni, questi sintomi sono da associare agli alcolizzati, un uso moderato delle bevande alcoliche quello comune, potrebbe comunque aumentare dei rischi di morire e di ammalarsi, questo dipende dal fatto che l’alcol è cancerogeno.
Tra le bevande alcoliche tuttavia il vino rosso risulta essere il meno nocivo questo deriva dal suo contenuto di resveratrolo, si tratta di una sostanza naturale presente nell’uva, nel vino e in altri vegetali, presenta un’azione antiossidante, antinfiammatoria e neuroprotettiva, in commercio ci sono molti integratori contenenti resveratrolo, estratto da fonti vegetali e ottenuto per sintesi chimica.
È emerso come questa sostanza possa rallentare i processi di invecchiamento e aumentare le difese del sistema immunitario riducendo anche il rischio di sviluppare tumori, nel vino rosso, in particolare è contenuta in quantità variabili. All’inizio degli anni 90 alcuni ricercatori studiarono la dieta francese e americana scoprendo che i francesi si ammalavano meno di malattie cardiovascolari rispetto agli americani, la differenza sostanziale tra le due diete era che la prima includesse vino rosso dunque da qui è stata riscontrata una protezione, c’è da dire che ai tempi gli effetti nocivi dell’alcol erano anche meno noti.
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Concludendo potremmo affermare che il vino rosso non è estremamente nocivo, ma non è nemmeno un elisir di lunga vita, va assunto con moderazione, prediligendo sempre un vino di qualità preferibilmente biologico e abbastanza costoso, infatti bere vino di bassa qualità non porterà alcun beneficio, associare qualche bicchiere di vino rosso saltuariamente, all’interno di una dieta sana e di un corretto stile di vita, con un’adeguata attività fisica non è altamente nocivo, l’importante è sempre non abusarne e sapersi controllare.