Sono estremamente diffusi eppure secondo una ricerca qualitativamente peggiori: ecco i cosmetici contenenti elementi dannosi
Il mondo dei cosmetici, sempre più ricco di tipologie di prodotti e trattamenti, comprende la vasta scelta dei consumatori che vogliono curare il proprio aspetto. Il make up è parte fondamentale di questo settore, prevista in netta crescita in punti percentuali rispetto ai fatturati annui precedenti, dove anche l’Italia ricopre un ruolo importante.
Proprio per il largo e diffuso utilizzo di questa tipologia di prodotti, Greenpeace, in prima linea per la difesa dell’ambiente, ha deciso di analizzare il contenuto di quelli più utilizzati, mettendo al vaglio i brand conosciuti. La scoperta è sconcertante e i dati parlano chiaro: una grande percentuale dei cosmetici analizzati contiene tracce di elementi nocivi per l’organismo e l’ambiente.
Stiamo parlando di materie plastiche, che danneggiano gravemente l’ecosistema del Pianeta, ma anche la nostra salute. Per evitare di incorrere inconsapevolmente nell’utilizzo di prodotti “a rischio”, scopri quali sono quelli più contaminati.
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“Il trucco c’è ma non si vede” è il nome della ricerca condotta da Greenpeace sulla qualità dei cosmetici più utilizzati e diffusi. L’obiettivo era scandagliarne gli elementi per scovare la presenza di materie plastiche al loro interno, dannose per il pianeta e per l’ambiente.
Il risultato purtroppo non è confortante, perchè nel 79% del numero di prodotti visionati ne si riscontra la presenza. Per il 38% si tratta di microplastiche, minuscole particelle comprese in una grandezza che oscilla tra 330 micrometri e 5 millimetri, che proprio per la loro dimensione, sono particolarmente insidiose per l’organismo e per l’ambiente.
Una specifica necessaria da sottolineare è che non si tratta di prodotti per cui l’utilizzo di materie plastiche viene vietato dalla normativa vigente, poichè il percorso verso un’economia più sostenibile ed ecologica risulta ancora lungo e tortuoso sotto ogni vertice.
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Con questa premessa, andiamo a svelare i brand contenenti microplastiche in maggiore quantità, enunciandoli in ordine decrescente: Lush, Maybelline, Deborah, Sephora e Wycon.