Figura professionale di grande talento ma celata dalla fama dei propri clienti, che cosa vuol dire essere l’hairstylist di grandi celebrità?
Parliamo sempre delle grandi star senza però pensare che il frutto della loro bellezza è dovuto anche al merito dell’hairstylist che c’è dietro, colui o colei che con i capelli è in grado di creare una vera e propria opera d’arte.
Si celano nella penombra ma anche a queste persone deve essere riconosciuto il merito di un lavoro impeccabile, ecco perché abbiamo voluto riprendere l’intervista condotta da Fanpage.it ad Alessia Solidano, hairsylist di volti noti come Michelle Hunziker e Ilary Blasi. Vediamo insieme come si è raccontata.
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Che cosa vuol dire essere un’hairstylist di successo?
Oltre a Michelle Hunziker a Ilary Blasi, Alessia Solidano è anche l’haistylist di Sabrina Zerilli, Stefania Orlando, Eleonora Pedron e tante altre donne. Perché a Stefania non piace fare distinzioni. Così ha affermato su Fanpage.it parlando del suo lavoro. Per lei non è infatti importante che le sue clienti siano delle celebrità o meno, l’importante è riuscire a esaudire i loro desideri con uno look pensato ad hoc.
Oltre ad essere un’hairstylist di rilievo, Stefania Solidano è questo e molto di più. Vera e propria imprenditrice, ha fondato il marchio che porta il suo nome e che è rappresentato da 5 saloni sparsi per tutta Roma. Ma che cosa vuol dire esattamente essere un’hairsylist di successo?
Per Stefania significa dare voce alla personalità delle proprie clienti attraverso la scelta di un taglio che sia in grado di rispecchiarle al meglio. Una personalità che non sempre riusciamo a comunicare agli altri. Ma il desiderio diventa forte quando ad esempio abbiamo bisogno di un cambiamento nella nostra vita oppure quando questo è già avvenuto e vogliamo rifletterlo anche esteriormente, cambiando la nostra pettinatura.
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Ecco che secondo Stefania Solidano l’importante è cambiare taglio solamente quando ci si sente bene e quindi sconsiglia fortemente di cambiare pettinatura quando invece ci si sente depressi o tristi, perché potremmo pentirci di questa scelta. Quindi d’ora in avanti se siamo in preda allo sconforto facciamo un bel respiro e aspettiamo di stare meglio prima di farci mettere le mani in testa.